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Nostos

by Andrea Cubeddu

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1.
Notti Ionie 06:16
Dormi, Endimione Non proferir parola alcuna Ricordati il mio nome, La mia promessa al chiaro di Luna Non dar conto alla ragione Ma aspettami la notte ventura Dea, che incubo è mai questo? Prigioniero in un sonno eterno Per te, dea, dormo tutto il giorno La notte fingo, ma son desto Mi guardi dal fitto del bosco, Fiera selvaggia, sei diffidente Posso toccarti solo con la mente Mi sbraneresti al primo movimento brusco Dormi, Endimione Non proferir parola alcuna Ricordati il mio nome, La mia promessa al chiaro di Luna Non dar conto alla ragione Ma aspettami la notte ventura Raccontami del mondo ogni segreto Mille miti ancora finché sorge il sole Mai più potrò amar donna mortale Chi si perde in te, non può tornare indietro Uccidimi allora, non aver pietà Spargi il mio sangue, dilania le mie carni, E invece tu stai qui, ad osservarmi Così vicina ma distante per l'eternità Dormi, Endimione Non proferir parola alcuna Ricordati il mio nome, La mia promessa al chiaro di Luna Non dar conto alla ragione Ma aspettami la notte ventura
2.
Io ricordo 05:22
Il dopo è adesso, l'adesso è prima Il prima sfugge, e il passato arriva Il tempo non si sazia, è ingordo di memoria E sei convinto che s'ingoi pure questa storia Ma io non dimentico Il peccato macchia, non va più via, Ogni azione lascia la sua scia E sui solchi inferti non hai buttato terra Com'è che speri nella pace, sei hai seminato guerra? Io non dimentico Io non posso dimenticare Tutto l'odio senza senso che mi hai vomitato addosso Io non posso dimenticare Ogni singola tua offesa, ogni minaccia, ogni pretesa No, non posso dimenticare M'incontri e mi rivolgi pure la parola Sei convinto io prenda parte a questa commediola T'atteggi come a chi tutto è concesso Come se tra me e te nulla fosse successo Ma io non dimentico Cuore mio, lasciala andare Questa rabbia che t'acceca e il sangue fa bollire Non ha alcun senso covar vendetta Non t'appagherà ripagar con la stessa moneta Che sia l'Universo a renderti, col suo operato, Tutto il male che m'hai rivolto, settuplicato E giuro sui miei avi, da me più niente avrai Né odio, né rispetto, né ora né mai Perché io non dimentico Io non posso dimenticare Tutto l'odio senza senso che mi hai vomitato addosso Io non posso dimenticare Ogni singola tua offesa, ogni minaccia, ogni pretesa No, non posso dimenticare Sono troppe le ferite per passare inosservate No, non posso dimenticare E di certo darti modo di farmi soffrir di nuovo No, non posso dimenticare
3.
La mia Itaca 05:17
Mi sento come Odisseo mirando il mare al calar del giorno Ti penso e in te ritrovo il mio ritorno Musica, porta al cuore ciò che non sa dir la voce E dai a me che son perso un po' di pace Questa leggerezza, dimmi, la senti? Nata tra le tue risa ed i tuoi assurdi complimenti Immagino che il tempo s'arresti e inganno la realtà E per un attimo ti fingo la mia Itaca E per un attimo mi sembri la mia Itaca Mi sento come Odisseo mirando il mare al calar del giorno Ti penso e in te ritrovo Il mio ritorno Musica porta al cuore ciò che non sa dir la voce E dai a me che son perso un po' di pace Ci bastano gli sguardi, non abbiamo bisogno di parole E assurdo aver trovato in te quello che ho cercato tanto altrove Ho celato ogni traccia d'amore per paura della verità Che con te, mia cara, io mi sento ad Itaca Sei la fine del mio viaggio, sei la mia Itaca Mi sento come Odisseo mirando il mare al calar del giorno Ti penso e in te ritrovo il mio ritorno Musica, porta al cuore ciò che non sa dir la voce E dai a me che son perso un po' di pace Starei qui a guardarti in silenzio per l'eternità A godermi ogni istante di sta stupida felicità Ma i sogni son figli della Notte e all'alba fuggono nell'aldilà E l'Aurora mi accoglie sincera, e ricorda alla mia anima Che io non sono il tuo Odisseo e tu non sei la mia Itaca Che io non sono il tuo Odisseo e tu non sei mia Mi sento come Odisseo che salpa all'alba del nuovo giorno Sconosciuta mi è la strada del ritorno Musica porta al cuore ciò che non sa dir la voce E dai al mio vagare un po' di pace E io vado via fra mari di spuma e flutti Io vado via tra popoli a me sconosciuti Io vado via fra cieli azzurri e tersi Io vado via fra amori che vanno persi E non tornano più
4.
Il richiamo 06:24
La mia terra mi chiama a sé Il canto suo non so arrestare E quando è tempo di andar per mare Lo sento crescer dentro me La mia terra mi chiama a sé M'affolla i sogni con i suoi monti Le strade strette, i rovi e gli orti Son qui, vivi, davanti me Tu del viaggiar m'hai posto il seme E ora con voci di sirene Dici che al mondo non c'è luogo Che al pari tuo mi dia ristoro E non ti curi se in cuor mi pesa Questa pretesa La mia terra mi chiama a sé Il canto suo non so arrestare E quando è tempo di andar per mare Lo sento crescer dentro me La mia terra mi chiama a sé M'affolla i sogni con i suoi monti Le strade strette, i rovi e gli orti Son qui, vivi, davanti me Oh isola mia, sai cosa vidi Oltre i confini dei tuoi lidi! Quei luoghi persi nei racconti Con cui ci ammaliano i viandanti E tanti ancor ne ho da esplorare Prima di tornare La mia terra mi chiama a sé Il canto suo non so arrestare E quando è tempo di andar per mare Lo sento crescere dentro me La mia terra mi chiama a sé M'affolla i sogni con i suoi monti Le strade strette, i rovi e gli orti Son qui, vivi, davanti me Oh Madre, a te sono giunto, infine Per ricercar tra le tue cime Dal mio vagare un po' di pace Ma questa voce tua non tace Dici che troppo ho visto oltre il mare Per potermi accontentare Dei profili tuoi di sabbia Di quel tuo volto che non cambia E così m'hai maledetto finché campo M'hai destinato a migrar da un luogo all'altro E se sostieni che recise ho le radici E che con te più a casa non mi sento Terra mia, perché non mi dici Io, a chi appartengo? Casa non so più dov'è E forse neanche c'è
5.
Ho tantissimi casini per la testa E non capisco perché penso solo a te Vorrei un interrutore con su scritto "arresta" Per spezzare il cerchio di quest'infido clichet Cerco una forma, ma st'amore è senza consistenza E non mi stupisco se son qui, fisso al punto di partenza Maledetta speranza tu sei, Che gusto provi a dirmi che tutto andrà per il giusto verso? Se la corrente dell'Universo Scorre contro ogni mio vorrei Dove son finite le mie radici? Dov'è chi sa prendersi cura di me? Ho pochi fotogrammi di attimi felici Tra film di litigi senza alcun perché Dormiamo sui nostri sbagli, famo finta di niente A noi ci piace star così, insoddisfatti per sempre Maledetta speranza tu sei, Che gusto provi a dirmi che tutto andrà per il giusto verso? Se la corrente dell'Universo Scorre contro ogni mio vorrei Anche stasera in mano cosa mi resta? Sul mio bagnato piove sempre più Cerco di stare a galla in piena tempesta Ma l'acqua sale e io vado giù Maledetta speranza tu sei Non smettere di dirmi che tutto andrà per il giusto verso Anche se la corrente dell'Universo Scorre contro ogni mio vorrei
6.
Mai scordar potrò le tue parole Mi dicesti "sei unica al mondo" T'ho seguito, accecata da cuore Per te ho commesso più di un crimine immondo Ho tradito il mio popolo, ed ora Fuggo via e non mi volto a guardare Le navi di un re che da padre implora La figlia di pentirsi e tornare Mai lavar potrò dalle mie mani Il tuo sangue, oh fratello mio Fatto a pezzi e disperso fra i mari Mi pregasti come si prega un dio Ma devota ormai sono al mio amore Non c'è legge o legame che tenga Per salvare il mio caro Giasone Non ho esitato a squartarti le membra Perdonami, perdonami, oh sangue del mio sangue Ma io l'amo e l'amore mio è più forte Del rimpianto di averti tolto la vita e del rimpianto di averti dato la morte Del rimpianto di averti tolto la vita e del rimpianto di averti dato la morte Mai scordar potrò la tua promessa, Mi giurasti il tuo eterno amore T'ho creduto e ti ho dato me stessa E soltanto adesso comprendo il mio errore M'hai usata finché ti servivo Ed ora che il compito mio è ultimato, Ti disfi di me, mi mandi in esilio E con me la prole che con te ho generato Mai scacciar potrò dalla mia mente I vostri pianti e le lacrime amare Più di quando vi cacciai dal ventre Figli miei soffro a cacciarvi nell'Ade, Ma siam esuli, senza meta certa E non c'è patria ad accoglierci amica Vi levo il peso di una sorte avversa Con questa mia ultima, estrema fatica Perdonami, perdonami, oh sangue del mio sangue Ma io l'odio e l'odio mio è più forte Del rimpianto di avervi tolto la vita e del rimpianto di avervi dato la morte Del rimpianto di avervi tolto la vita e del rimpianto di avervi dato la morte Dimmi Giasone, mi hai mai amato E sii sincero, almeno stavolta Dimmi se in fondo non hai mai provato Quel ch'io provo per te, almeno una volta Mai scordar potrai le mie parole Lo scafo d'Argo sarà la tua tomba Infinite parranno le ore Prima che la fine tue incomba E solo fra echi di eroiche gesta In quella tua nave che mai fu così sorda Zittirai le accuse dei morti che hai in testa Stringendoti intorno al collo una corda
7.
Orione 05:32
Dimmi Orione, tu che solo tra le stelle vegli sul mio cammino Sei con me anche stanotte, finché Aurora non annuncia il mattino? Troppo a lungo ho remato senz'astri nel cielo Rischiara tu il mio sentiero Dimmi Orione, ancor per quanto mi porranno alla prova I tuoi dei Ad ogni viaggio s'alza un vento che soffia contro e spazza via i piani miei A te che il mondo han disfatto solo per gelosia È a te che rivolgo ogni preghiera mia Lo scorpione ti tese l'agguato Ti salvasti, ma era tutto deciso E ora che colei che bramava il tuo viso Per sbaglio t'ha ucciso S'è compiuto il volere del fato Quando il buio inghiotte il legno e il mare è calmo e cessa ogni ostilità Sogno il porto in cui accolto avrò un giorno l'attesa serenità La rotta è chiara e al risveglio salpo senza esitare Finché sei con me nel mio eterno viaggiare Tu che fosti in vita così gran cacciatore D'ammaliare il cuore di Artemide stessa E l'invidia d'Apollo per il proibito amore Subisti e fu astuta la sua vendetta Lo scorpione ti tese l'agguato Ti salvasti, ma era tutto deciso E ora che colei che bramava il tuo viso Per sbaglio t'ha ucciso S'è compiuto il volere del fato
8.
Nostalgia Un profumo e la mia mente Si sconnette e migra via Terra mia, così distante Eccoti qua Da quassù vedo chiaro ogni dettaglio Gli occhi attenti di mio padre Mani ruvide che aggiustan tutto al meglio E l'amore di mia madre Che pace mi da Nostalgia Scalpitano e sgomitano, pochi ma buoni, Sta manciata di giorni migliori Disperati e piangi, ma non torneranno, ti costa tanto costruirne di nuovi? Ti aiuto io a costruirne di nuovi Nostalgia La mia età sta in una mano In balia della fantasia Gioco e rido e in sto baccano Imparo la felicità E poi infinite corse in bicicletta Son più forte, non mi batti Figlio mio, dove vai così di fretta? Se tutti i compiti non son fatti, Non ti schiodi da qua Nostalgia Scalpitano e sgomitano, pochi ma buoni, Sta manciata di giorni migliori Disperati e piangi, ma non torneranno, ti costa tanto costruirne di nuovi? Ti aiuto io a costruirne di nuovi E quando avremmo perso il conto Di ogni tramonto I sogni esauriti, consumati gli amori Ci troveremo allora, vecchi e stanchi a raccontarci i nostri giorni migliori A raccontarci i giorni migliori Nostalgia Plano piano, giù al presente Se non è mal d'aria, non so cosa sia Mi sento vuoto e un istante dopo Rido di già Perché casa, sei con me ovunque io vada Nei miei gesti e nei racconti Sei con me quando il richiamo della strada Mi spinge oltre i miei orizzonti, Ancora più in là Sempre più in là Nostalgia Scalpitano e sgomitano, pochi ma buoni, Sta manciata di giorni migliori Disperati e piangi, ma non torneranno, ti costa tanto costruirne di nuovi? Ti aiuto io a costruirne di nuovi E quando avremmo perso il conto Di ogni tramonto I sogni esauriti, consumati gli amori Ci troveremo allora, vecchi e stanchi a raccontarci i nostri giorni migliori A raccontarci i giorni migliori

about

La parola nostalgia nasce dall’accostamento di due termini greci, “nostos” (ritorno) e “algia” (dolore), e definisce l’acuto desiderio di tornare a casa e dunque, in maniera più ampia, il dolore causato dalla forte mancanza di qualcosa che più non si possiede.
Questo album è per me un ritorno alle origini. Le sue canzoni nascono dalla necessità di raccontarmi in italiano, di esprimermi e dialogare in maniera limpida e spontanea, senza filtri e maschere addosso.
La sua musica è frutto di varie contaminazioni e numerosi sono gli echi dei canti popolari dei paesi bagnati dal Mediterraneo. Non potrebbe essere altrimenti, viste le mie origini sarde e il mio sangue misto.
I suoi testi raccontano le passioni umane, ne celebrano la forza creatrice quanto distruttrice, fornendo uno spaccato delle lotte che quotidianamente imperversano dentro di noi e ci portano a fare delle scelte che, inevitabilmente, definiscono la nostra vita.

credits

released March 25, 2020

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Andrea Cubeddu Italy

Andrea Cubeddu e un cantautore di origini sarde, del '93

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