1. |
Notti Ionie
06:16
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Dormi, Endimione
Non proferir parola alcuna
Ricordati il mio nome,
La mia promessa al chiaro di Luna
Non dar conto alla ragione
Ma aspettami la notte ventura
Dea, che incubo è mai questo?
Prigioniero in un sonno eterno
Per te, dea, dormo tutto il giorno
La notte fingo, ma son desto
Mi guardi dal fitto del bosco,
Fiera selvaggia, sei diffidente
Posso toccarti solo con la mente
Mi sbraneresti al primo movimento brusco
Dormi, Endimione
Non proferir parola alcuna
Ricordati il mio nome,
La mia promessa al chiaro di Luna
Non dar conto alla ragione
Ma aspettami la notte ventura
Raccontami del mondo ogni segreto
Mille miti ancora finché sorge il sole
Mai più potrò amar donna mortale
Chi si perde in te, non può tornare indietro
Uccidimi allora, non aver pietà
Spargi il mio sangue, dilania le mie carni,
E invece tu stai qui, ad osservarmi
Così vicina ma distante per l'eternità
Dormi, Endimione
Non proferir parola alcuna
Ricordati il mio nome,
La mia promessa al chiaro di Luna
Non dar conto alla ragione
Ma aspettami la notte ventura
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2. |
Io ricordo
05:22
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Il dopo è adesso, l'adesso è prima
Il prima sfugge, e il passato arriva
Il tempo non si sazia, è ingordo di memoria
E sei convinto che s'ingoi pure questa storia
Ma io non dimentico
Il peccato macchia, non va più via,
Ogni azione lascia la sua scia
E sui solchi inferti non hai buttato terra
Com'è che speri nella pace, sei hai seminato guerra?
Io non dimentico
Io non posso dimenticare
Tutto l'odio senza senso che mi hai vomitato addosso
Io non posso dimenticare
Ogni singola tua offesa, ogni minaccia, ogni pretesa
No, non posso dimenticare
M'incontri e mi rivolgi pure la parola
Sei convinto io prenda parte a questa commediola
T'atteggi come a chi tutto è concesso
Come se tra me e te nulla fosse successo
Ma io non dimentico
Cuore mio, lasciala andare
Questa rabbia che t'acceca e il sangue fa bollire
Non ha alcun senso covar vendetta
Non t'appagherà ripagar con la stessa moneta
Che sia l'Universo a renderti, col suo operato,
Tutto il male che m'hai rivolto, settuplicato
E giuro sui miei avi, da me più niente avrai
Né odio, né rispetto, né ora né mai
Perché io non dimentico
Io non posso dimenticare
Tutto l'odio senza senso che mi hai vomitato addosso
Io non posso dimenticare
Ogni singola tua offesa, ogni minaccia, ogni pretesa
No, non posso dimenticare
Sono troppe le ferite per passare inosservate
No, non posso dimenticare
E di certo darti modo di farmi soffrir di nuovo
No, non posso dimenticare
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3. |
La mia Itaca
05:17
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Mi sento come Odisseo mirando il mare al calar del giorno
Ti penso e in te ritrovo il mio ritorno
Musica, porta al cuore ciò che non sa dir la voce
E dai a me che son perso un po' di pace
Questa leggerezza, dimmi, la senti?
Nata tra le tue risa ed i tuoi assurdi complimenti
Immagino che il tempo s'arresti e inganno la realtà
E per un attimo ti fingo la mia Itaca
E per un attimo mi sembri la mia Itaca
Mi sento come Odisseo mirando il mare al calar del giorno
Ti penso e in te ritrovo Il mio ritorno
Musica porta al cuore ciò che non sa dir la voce
E dai a me che son perso un po' di pace
Ci bastano gli sguardi, non abbiamo bisogno di parole
E assurdo aver trovato in te quello che ho cercato tanto altrove
Ho celato ogni traccia d'amore per paura della verità
Che con te, mia cara, io mi sento ad Itaca
Sei la fine del mio viaggio, sei la mia Itaca
Mi sento come Odisseo mirando il mare al calar del giorno
Ti penso e in te ritrovo il mio ritorno
Musica, porta al cuore ciò che non sa dir la voce
E dai a me che son perso un po' di pace
Starei qui a guardarti in silenzio per l'eternità
A godermi ogni istante di sta stupida felicità
Ma i sogni son figli della Notte e all'alba fuggono nell'aldilà
E l'Aurora mi accoglie sincera, e ricorda alla mia anima
Che io non sono il tuo Odisseo e tu non sei la mia Itaca
Che io non sono il tuo Odisseo e tu non sei mia
Mi sento come Odisseo che salpa all'alba del nuovo giorno
Sconosciuta mi è la strada del ritorno
Musica porta al cuore ciò che non sa dir la voce
E dai al mio vagare un po' di pace
E io vado via fra mari di spuma e flutti
Io vado via tra popoli a me sconosciuti
Io vado via fra cieli azzurri e tersi
Io vado via fra amori che vanno persi
E non tornano più
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4. |
Il richiamo
06:24
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La mia terra mi chiama a sé
Il canto suo non so arrestare
E quando è tempo di andar per mare
Lo sento crescer dentro me
La mia terra mi chiama a sé
M'affolla i sogni con i suoi monti
Le strade strette, i rovi e gli orti
Son qui, vivi, davanti me
Tu del viaggiar m'hai posto il seme
E ora con voci di sirene
Dici che al mondo non c'è luogo
Che al pari tuo mi dia ristoro
E non ti curi se in cuor mi pesa
Questa pretesa
La mia terra mi chiama a sé
Il canto suo non so arrestare
E quando è tempo di andar per mare
Lo sento crescer dentro me
La mia terra mi chiama a sé
M'affolla i sogni con i suoi monti
Le strade strette, i rovi e gli orti
Son qui, vivi, davanti me
Oh isola mia, sai cosa vidi
Oltre i confini dei tuoi lidi!
Quei luoghi persi nei racconti
Con cui ci ammaliano i viandanti
E tanti ancor ne ho da esplorare
Prima di tornare
La mia terra mi chiama a sé
Il canto suo non so arrestare
E quando è tempo di andar per mare
Lo sento crescere dentro me
La mia terra mi chiama a sé
M'affolla i sogni con i suoi monti
Le strade strette, i rovi e gli orti
Son qui, vivi, davanti me
Oh Madre, a te sono giunto, infine
Per ricercar tra le tue cime
Dal mio vagare un po' di pace
Ma questa voce tua non tace
Dici che troppo ho visto oltre il mare
Per potermi accontentare
Dei profili tuoi di sabbia
Di quel tuo volto che non cambia
E così m'hai maledetto finché campo
M'hai destinato a migrar da un luogo all'altro
E se sostieni che recise ho le radici
E che con te più a casa non mi sento
Terra mia, perché non mi dici
Io, a chi appartengo?
Casa non so più dov'è
E forse neanche c'è
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5. |
Maledetta speranza
05:16
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Ho tantissimi casini per la testa
E non capisco perché penso solo a te
Vorrei un interrutore con su scritto "arresta"
Per spezzare il cerchio di quest'infido clichet
Cerco una forma, ma st'amore è senza consistenza
E non mi stupisco se son qui, fisso al punto di partenza
Maledetta speranza tu sei,
Che gusto provi a dirmi che tutto andrà per il giusto verso?
Se la corrente dell'Universo
Scorre contro ogni mio vorrei
Dove son finite le mie radici?
Dov'è chi sa prendersi cura di me?
Ho pochi fotogrammi di attimi felici
Tra film di litigi senza alcun perché
Dormiamo sui nostri sbagli, famo finta di niente
A noi ci piace star così, insoddisfatti per sempre
Maledetta speranza tu sei,
Che gusto provi a dirmi che tutto andrà per il giusto verso?
Se la corrente dell'Universo
Scorre contro ogni mio vorrei
Anche stasera in mano cosa mi resta?
Sul mio bagnato piove sempre più
Cerco di stare a galla in piena tempesta
Ma l'acqua sale e io vado giù
Maledetta speranza tu sei
Non smettere di dirmi che tutto andrà per il giusto verso
Anche se la corrente dell'Universo
Scorre contro ogni mio vorrei
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6. |
Sangue del mio sangue
05:32
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Mai scordar potrò le tue parole
Mi dicesti "sei unica al mondo"
T'ho seguito, accecata da cuore
Per te ho commesso più di un crimine immondo
Ho tradito il mio popolo, ed ora
Fuggo via e non mi volto a guardare
Le navi di un re che da padre implora
La figlia di pentirsi e tornare
Mai lavar potrò dalle mie mani
Il tuo sangue, oh fratello mio
Fatto a pezzi e disperso fra i mari
Mi pregasti come si prega un dio
Ma devota ormai sono al mio amore
Non c'è legge o legame che tenga
Per salvare il mio caro Giasone
Non ho esitato a squartarti le membra
Perdonami, perdonami, oh sangue del mio sangue
Ma io l'amo e l'amore mio è più forte
Del rimpianto di averti tolto la vita e del rimpianto di averti dato la morte
Del rimpianto di averti tolto la vita e del rimpianto di averti dato la morte
Mai scordar potrò la tua promessa,
Mi giurasti il tuo eterno amore
T'ho creduto e ti ho dato me stessa
E soltanto adesso comprendo il mio errore
M'hai usata finché ti servivo
Ed ora che il compito mio è ultimato,
Ti disfi di me, mi mandi in esilio
E con me la prole che con te ho generato
Mai scacciar potrò dalla mia mente
I vostri pianti e le lacrime amare
Più di quando vi cacciai dal ventre
Figli miei soffro a cacciarvi nell'Ade,
Ma siam esuli, senza meta certa
E non c'è patria ad accoglierci amica
Vi levo il peso di una sorte avversa
Con questa mia ultima, estrema fatica
Perdonami, perdonami, oh sangue del mio sangue
Ma io l'odio e l'odio mio è più forte
Del rimpianto di avervi tolto la vita e del rimpianto di avervi dato la morte Del rimpianto di avervi tolto la vita e del rimpianto di avervi dato la morte
Dimmi Giasone, mi hai mai amato
E sii sincero, almeno stavolta
Dimmi se in fondo non hai mai provato
Quel ch'io provo per te, almeno una volta
Mai scordar potrai le mie parole
Lo scafo d'Argo sarà la tua tomba
Infinite parranno le ore
Prima che la fine tue incomba
E solo fra echi di eroiche gesta
In quella tua nave che mai fu così sorda
Zittirai le accuse dei morti che hai in testa
Stringendoti intorno al collo una corda
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7. |
Orione
05:32
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Dimmi Orione, tu che solo tra le stelle vegli sul mio cammino
Sei con me anche stanotte, finché Aurora non annuncia il mattino? Troppo a lungo ho remato senz'astri nel cielo
Rischiara tu il mio sentiero
Dimmi Orione, ancor per quanto mi porranno alla prova I tuoi dei
Ad ogni viaggio s'alza un vento che soffia contro e spazza via i piani miei
A te che il mondo han disfatto solo per gelosia
È a te che rivolgo ogni preghiera mia
Lo scorpione ti tese l'agguato
Ti salvasti, ma era tutto deciso
E ora che colei che bramava il tuo viso
Per sbaglio t'ha ucciso
S'è compiuto il volere del fato
Quando il buio inghiotte il legno e il mare è calmo e cessa ogni ostilità Sogno il porto in cui accolto avrò un giorno l'attesa serenità
La rotta è chiara e al risveglio salpo senza esitare
Finché sei con me nel mio eterno viaggiare
Tu che fosti in vita così gran cacciatore
D'ammaliare il cuore di Artemide stessa
E l'invidia d'Apollo per il proibito amore
Subisti e fu astuta la sua vendetta
Lo scorpione ti tese l'agguato
Ti salvasti, ma era tutto deciso
E ora che colei che bramava il tuo viso
Per sbaglio t'ha ucciso
S'è compiuto il volere del fato
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8. |
Giorni migliori
05:49
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Nostalgia
Un profumo e la mia mente
Si sconnette e migra via
Terra mia, così distante
Eccoti qua
Da quassù vedo chiaro ogni dettaglio
Gli occhi attenti di mio padre
Mani ruvide che aggiustan tutto al meglio
E l'amore di mia madre
Che pace mi da
Nostalgia
Scalpitano e sgomitano, pochi ma buoni,
Sta manciata di giorni migliori
Disperati e piangi, ma non torneranno, ti costa tanto costruirne di nuovi? Ti aiuto io a costruirne di nuovi
Nostalgia
La mia età sta in una mano
In balia della fantasia
Gioco e rido e in sto baccano
Imparo la felicità
E poi infinite corse in bicicletta
Son più forte, non mi batti
Figlio mio, dove vai così di fretta?
Se tutti i compiti non son fatti,
Non ti schiodi da qua
Nostalgia
Scalpitano e sgomitano, pochi ma buoni,
Sta manciata di giorni migliori
Disperati e piangi, ma non torneranno, ti costa tanto costruirne di nuovi? Ti aiuto io a costruirne di nuovi
E quando avremmo perso il conto
Di ogni tramonto
I sogni esauriti, consumati gli amori
Ci troveremo allora, vecchi e stanchi a raccontarci i nostri giorni migliori A raccontarci i giorni migliori
Nostalgia
Plano piano, giù al presente
Se non è mal d'aria, non so cosa sia
Mi sento vuoto e un istante dopo
Rido di già
Perché casa, sei con me ovunque io vada
Nei miei gesti e nei racconti
Sei con me quando il richiamo della strada
Mi spinge oltre i miei orizzonti,
Ancora più in là
Sempre più in là
Nostalgia
Scalpitano e sgomitano, pochi ma buoni,
Sta manciata di giorni migliori
Disperati e piangi, ma non torneranno, ti costa tanto costruirne di nuovi? Ti aiuto io a costruirne di nuovi
E quando avremmo perso il conto
Di ogni tramonto
I sogni esauriti, consumati gli amori
Ci troveremo allora, vecchi e stanchi a raccontarci i nostri giorni migliori A raccontarci i giorni migliori
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Andrea Cubeddu e un cantautore di origini sarde, del '93
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